2 giugno 2009

Magari (magari) ti interessa

"E - vi preghiamo - quello che succede ogni giorno
non trovatelo naturale.
Di nulla sia detto: è naturale
in questo tempo di anarchia e di sangue,
di ordinato disordine, di meditato arbitrio,
di umanità disumanata,
così che nulla valga
come cosa immutabile".

Ecco, io lo trovo molto bello. O forse importante, non bello. Lo ha scritto Brecht, nel 1930, che per lui (e un po' per tutti) era proprio un periodaccio. E mi ha ricordato le streghe del Macbeth quando all'inizio, proprio nelle prime righe, saltellano tra tuoni e lampi declamando "Fair is foul, foul is fair" - con tono possibilmente tra il concitato e il gracchiante -. E tutta quella storia dell'ordine politico che si riflette sull'ordine del creato e che, in sostanza, se rinchiudi dei bambini nella torre di Londra perchè la loro esistenza ti infastidisce, ci sta anche che la civetta canti di giorno (ma questo non c'entra, anzi, c'entra, ma è un altro plot).
Sì insomma, magari ti interessava sapere che sei autorizzato a trovare innaturale anche ciò che sembra essere diventato la regola.
...
...
Rettifico: non è che tu sia proprio autorizzato, però se ci fai un pensierino, possibilmente in silenzio e senza testimoni, non credo possa succederti niente.



(Ah, si intitola "L'eccezione e la regola", l'opera di Brecht)

1 commento: